Nuova fumata nera dalla Commissione Rumore Aeroportuale il 15 gennaio scorso a Ciampino: rinvio al 26 marzo prossimo della decisione sulla contestata rotta di decollo ‘miracolosa’ su S. Maria delle Mole che doveva, da un anno a questa parte a detta di ENAC e AdR, risolvere il problema del rientro nella norma sul rumore che sulla precedente rotta più lunga, su Frattocchie, era violata da una decina d’anni senza alcuna remora.
Nessuna nota ufficiale da parte dei partecipanti alla Commissione al momento: è solo filtrata la notizia che Arpa Lazio con un documento presentato già da un mese avrebbe dimostrato che anche la nuova rotta su Santa Maria è addirittura peggiorativa, cioè che colpisce un numero maggiore – si parla di un 20% in più di persone – con un incremento dunque considerevole della violazione della legge. Sempre da quel poco che è trapelato, gli schieramenti in Commissione vedono da una parte Min. Ambiente, Regione Lazio, Arpa Lazio e Comune di Marino premere per una soluzione di rotta con minor impatto sulla popolazione e soprattutto l’applicazione della riduzione dei movimenti voluta dal Decreto Costa, dall’altra parte ENAC, AdR e anche Comune di Ciampino con i rappresentanti delle compagnie aeree prendere tempo e tentare di mantenere il punto sulla bontà della nuova traiettoria di decollo per continuare così nella situazione attuale di rotta e quantità dei voli.
Al momento, dunque, quello che emergerebbe è che a difendere la salute e a chiedere di applicare la norma sia una minoranza nella commissione e ENAC abbia gioco facile a rimandare avanti la palla senza decidere, con il supporto purtroppo anche del comune di Ciampino.
Altri mesi regalati, sia qui dalla Commissione sia dal TAR sui ricorsi, alle compagnie aeree e al gestore inadempiente da un decennio.
Benvenuti in Italia!
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