L’Assessore all’Urbanistica del Comune di Marino Andrea Trinca ha avviato con una serie di video delle riflessioni ad ampio respiro sulla situazione locale, l’impatto dell’emergenza, il futuro del nostro territorio. E il tema torna veloce ad un vizietto italiano, ora cavalcato con una certa insistenza dall’ormai noto e ondivago politico della Lega Nord, denominato da alcuni “cazzaro verde”, on. Matteo Salvini: pace fiscale e pace edilizia. E che dire dello stop alle politiche verdi agognato dai “Fratelli d’Italia“?
In altri termini condoniamo tutto il condonabile, continuiamo nella corsa all’uso del petrolio, ricominciamo a consumare suolo e costruire. E via, altro giro altra corsa. Poi si vedrà!
Ma è questa la strada che possiamo intrapendere per il dopo Coronavirus?
A sentire Andrea Trinca si direbbe proprio di no. E le ragioni sono molte, sono solide e sono etiche. Vediamo le sue dichiarazioni.
“Dopo questa emergenza sanitaria globale avremo imparato qualcosa?” si domanda l’Ass. Andrea Trinca.
“Le riflessioni che ognuno di noi ha potuto generare stando tutto questo tempo in casa ci daranno la forza e la motivazione per progredire come esseri umani oppure proseguiremo con i soliti affari in uno sfruttamento continuo delle risorse del pianeta che prima o dopo presenta il conto a tutti noi?
Vorremmo tutti di più concentrarci per il bene comune o proseguiremo e rafforzeremo quell’isolamento egoistico che porta tutti a guardare solo il proprio metro quadrato di pertinenza?
COVID-19 nella sua drammaticità ci pone di fronte a un bivio, sta a noi imboccare la strada migliore.
Nel video COVID19-SPECULAZIONI: RISCHI CONCRETI condivido alcune riflessioni sul concreto pericolo di speculazioni di vario genere, inclusa quella edilizia, cui potremmo assistere a seguito della crisi economica che scaturirà da questa pandemia. Nelle passate settimane ho con preoccupazione letto di una squinternata proposta di uno stop al Green deal europeo di fronte all’emergenza coronavirus, avanzata da Fratelli d’Italia.
Salvini ha poi parlato di «pace fiscale e pace edilizia». Sallusti in modo più schietto parla di un «un mega condono».
Con queste idee evidentemente non avremo imparato nulla da questa vicenda, perseguendo logiche che conducono al mero sfruttamento delle risorse, al degrado urbano ed ambientale torneremo periodicamente a piangere morti e a dirci che ce la faremo“.
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