Congiunzione dei Parchi Regionali: tre progetti della sezione di Marino di Italia Nostra (parte seconda)

Nota integrale pervenuta in redazione della Sezione di Marino di Italia Nostra –

Seconda parte – Tre progetti della sezione di Marino di Italia Nostra (prima parte navigabili qui)

La Sezione di Italia Nostra di Marino ha sempre constatato che il corpo di norme a tutela dell’area di congiunzione tra i due parchi vengono violate, o eluse, o “disinnescate” (termine tecnico) usando procedure controverse quanto legali, e spesso anche vistosamente illegali. In conclusione le tutele esistenti non sono assolutamente congrue a proteggere un’area di così straordinaria importanza archeologica e paesistica, per consegnarle alle generazioni future.
Abbiamo presentato tre istanze con relativi progetti documentati riguardo l’area di congiunzione dei due parchi incentrata sull’area di Bovillae. La prima, presentata alla Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma nell’aprile del 2020, sulla base della sussistenza del particolare interesse culturale dei beni segnalati e localizzati in una relazione tecnico-ricognitiva, all’apposizione, chiede di provvedere, ai sensi dell’articolo 13 e seguenti del D.Lgs. 42/2004, alla Dichiarazione dell’Interesse Culturale, di esclusiva competenza dello Stato, de: “L’antica città di Bovillae”, per la particolare importanza archeologica, secondo l’articolo 10
comma 3 del Codice. La tutela dell’intera area salirebbe così di livello: da bene paesaggistico (per quanto con aree di “interesse archeologico riconosciuto”, che sono “disinnescabili” – v. sopra) a Bene Culturale, per cui è prevista l’inedificabilità.
Prendendo spunto da questa istanza e dal relativo progetto cartografico, il 30.06.2020 il Consiglio Comunale del Comune di Marino ha approvato una delibera di richiesta alla Regione Lazio di ampliare e di elevare di livello la tutela paesistica (ma di interesse archeologico) una parte consistente dell’area di congiunzione, intorno alle antiche vestigia della Bovillae definita “imperiale” (v. fig. 1: statua di Caligola rinvenuta nel sito dei Sodales Augustales Claudiales).

Le altre due istanze documentate e con proposti progetti di congiunzione sono state presentate alle autorità preposte della Regione Lazio, che possono congiungere i due parchi regionali o con un allargamento di uno dei due parchi, o di entrambi. Nei progetti presentati, come si vede nella fig. 2 si propone la congiunzione tramite due aree, entrambe poste interamente nel territorio del Comune di Marino, e che abbracciano gli abitati di Frattocchie e di Santa Maria delle Mole. La parte principale è indicata nella mappa come un’area perimetrata con linea di colore blu scuro, che si congiunge con il Parco dell’Appia Antica quando il parco finisce attualmente a Frattocchie (nei pressi del bar “Incontro” e del MacDonald’s). Questa area comprende al suo interno le zone A, B, C e D. La zona A comprende i siti dell’antica Bovillae della fase definita “imperiale”, e anche la tenuta dei Frati Trappisti, che è rilevante ai fini archeologici. Le zone B,C, e D sono relative ai siti della fase repubblicana della storia di Bovillae.
L’area circoscritta con una linea di colore azzurro tratteggiata di nero, e indicata con la lettera E cinge gli abitati delle frazioni di Santa Maria delle Mole e di Frattocchie incontrando il Parco dell’Appia Antica a livello del “Gotto D’Oro”, tutelando quindi aree di pregio paesistico ricco di presenze archeologiche e viarie antiche.

Il progetto di congiunzione e le attuali forze politiche marinesi

L’attuale Amministrazione del Comune del Movimento 5 Stelle si è interessata poco della spinosa e impegnativa tutela del patrimonio archeologico, con l’eccezione del Mitreo sito a Marino Centro. Se ne sono occupate le associazioni che difendono interessi diffusi, e specialmente la Sezione di Marino di Italia Nostra. L’Amministrazione e il M5S non sono andati oltre l’intrattenere rapporti cordiali con le Associazioni, in larga parte disattendendo questa importante tematica che faceva parte del programma elettorale con cui avevano vinto le elezioni del 2016. L’Assessore all’Urbanistica Prof. A. Trinca, a cui la sezione ha ripetutamente presentato il progetto, in diverse occasioni e modalità, tra cui anche in uno specifico incontro pubblico in Sala Lepanto occorso il 3 luglio 2019, ha sempre ribadito in modo ostinato la mancanza di fattibilità del progetto, privilegiando uno suo di realizzare una pista ciclabile che partendo dalla zona dove il Parco dell’Appia Antica finisce a Frattocchie, vicino all’Appia Nuova, giunge fino al Parco dei Castelli Romani, passando non nell’alveo naturale e storico di congiunzione, cioè la Via Appia Nuova (il cui tracciato da quel punto sino al limite del Parco dei Castelli Romani dopo Due Santi coincide con quello dell’Appia Antica), bensì a nord della tenuta dei Frati Trappisti. Per realizzarlo sono anche previste delle espropriazioni. L’Assessore sostiene che la pista ciclabile realizzerebbe una “Unione Fisica dei Due Parchi”. Adduce a difesa della sua scelta, e del suo diniego di realizzare la congiunzione secondo il progetto della Sezione di Marino, che ha solide basi storiche, paesistiche, archeologiche, di consenso popolare e quale volano di un’economia sostenibile, con due motivi: il primo è che la realizzazione della congiunzione dei parchi compete ad autorità sovra ordinate rispetto al Comune di Marino: la Soprintendenza e la Regione per l’innalzamento di livello e l’ampliamento delle tutele, e la Regione per la realizzazione di un Parco. La seconda, sostiene Trinca, è che il progetto della pista ciclabile è stato realizzato in collaborazione con una cattedra dell’Università “La Sapienza”, che per lui costituisce l’eccellenza del sapere, anche in campo urbanistico.
Per quanto sia una risorsa in più rispetto alla desolante situazione attuale, le sezioni di Marino e di Ciampino di Italia Nostra, con l’approvazione dei dirigenti dell’associazione nazionale, ritengono il progetto della pista ciclabile assai carente e del tutto inconferente rispetto alla grande e urgente necessità di realizzare la congiunzione tra i due parchi. Inoltre, la sezione di Marino replica che l’Amministrazione e il Movimento 5 Stelle, e l’Assessore stesso, si sono impegnati a fondo e a lungo con le Associazioni nel contrastare e cancellare il progetto “Marino 2” in zona Divino Amore, e per includere l’area nel Parco dell’Appia Antica. Eppure anche in quel caso occorreva contrastare delle norme sovra ordinate di massimo livello: come veniva ricordato agli ambientalisti di A.D.A. dall’Avv. della Regione Dott. Sabato, era stato già firmato il “Protocollo d’Intesa” tra la Regione Lazio e il Comune di Marino, e sia la Regione che il Comune avevano approvato specifiche delibere a riguardo. Senza contare che il progetto di vecchia data di congiungere i parchi di Italia Nostra è stato proposto nel tempo da prestigiosissimi luminari di Italia Nostra, o vicini ad essa, come gli anzidetti Prof. La Regina e la Prof.ssa Calzolari, e che anche il progetto della sezione di Marino si avvale della competenza ed esperienza di noti esperti che lavorano in questo settore per le istituzioni, come il Dott. Arch. Daniele Iavocone. Ci fa piacere che l’Assessore Trinca abbia recentemente riferito di avere cambiato opinione e che appoggerà il progetto nelle istituzioni, iniziando dalla Regione.

IL PROGETTO DI CONGIUNZIONE E LE PROSSIME ELEZIONI
La necessità di congiungerei due parchi nella loro cerniera dell’antica Bovillae si basa su ragioni storiche, archeologiche, paesistiche, ambientali. Serve anche per realizzare un corridoio faunistico e vegetazionale tra i due parchi. La mancata realizzazione costituisce continua ad essere un depauperamento non solo di tutti questi aspetti, ma anche degli interessi dei cittadini marinesi. Infatti, la realizzazione di un parco, oltre a costituire una giusta valorizzazione dell’area, conferendole il prestigio che merita a livello nazionale ed internazionale, costituirebbe altresì un volano di economia e di turismo eco-sostenibile, a cui aspirano da tempo immemore i cittadini della pianura marinese (che sono oggi la maggioranza della popolazione del Comune), ma che non hanno mai potuto realmente implementare per la mancanza di un reale potere attrattivo perché le ricche risorse, che continuano ad essere sprecate. Non c’è forza politica che non veda in ciò un solido argomento per i propri programmi anche in vista delle elezioni comunali, ed è assai sorprendente che le forze politiche non si siano finora capacitate che questo progetto non è più differibile, ed è di straordinaria importanza per i cittadini di Marino.
La Sezione di Marino di Italia Nostra, che è super partes, si mette a disposizione di qualsiasi forza politica, associazione, movimento, ente, mezzo di informazione che si impegnerà per realizzare la congiunzione tra i parchi, e riferirà regolarmente ai cittadini su quali forze politiche e quali amministratori si adoperano in tale senso, dandogliene credito.
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Se volete partecipare all’iniziativa di congiunzione dei due parchi nel territorio di Marino, prego contattate la Sezione di Marino di Italia Nostra, tel. 3332420210. Mail:

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