Andrea Trinca: denunce e querele per chi ha denigrato e infangato il mio nome

L’ing. Andrea Trinca presenta in procura querele e denunce a salvaguardia della sua onorabilità e contro le ‘calunnie’ e ‘diffamazioni a mezzo stampa’ che sarebbero state messe in atto contro di lui. In particolare, c’è da paensare che la prima ad essere interessata sia la (ex) candidata Gabriella De Felice, retrocessa da qualche giorno penosamente al sole del potere a ‘ticket’ come vicesindaca del sig. Cecchi.

Che l’ing. Andrea Trinca sia uno tutto di un pezzo molti lo sapevano già. Se non fosse stato così non avrebbe lasciato di certo una cattedra prestigiosa all’Università di Panama nel 2016 per venire a fermare, con successo tra l’altro, la cementificazione da 15000 abitanti al Divino Amore di Marino immaginata da Palozzi Cecchi, Silvagni e tutto il cucuzzaro del Centrodestra marinese nel 2011.

Che il comunicato della sig.ra Gabriella De Felice – oggi politica ma di professione avvocato, lanciata nell’agone marinese un anno fa, a quello che si è visto e capito,  dai vecchi sindaci Adriano Palozzi e Fabio Silvagni – avesse lasciato più di qualche intenditore interdetto per gli evidenti passaggi poco avveduti e a rischio querela , pure questo era chiaro.

Un comunicato, quello della De Felice, davvero infelice che più di mostrare la perizia di un avvocato, quale la De Felice è, sembrava essere stato concepito da qualche chiacchierone poco sobrio seduto davanti ad un qualsiasi bar dello sport.

Fatto sta che la questione del concorso, anzi, dei concorsi vinti da Trinca almeno in due comuni, di cui tra l’altro uno pure di Centro Destra, troverà ancora eco nelle aule giudiziarie.

Qui di seguito la lunga nota con l’ing. Andrea Trinca ha sui social informato della sua decisione di procedere a tutela della sua immagine e dignità con querele e denunce. Una lunga analisi da cui emerge anche la grande determinazione dell’uomo Trinca che con Colizza, Tammaro, la Giunta e tutta la coraggiosa maggioranza del M5S ha fermato la più grande abbuffata del cemento.

Dichiarazione di Andrea Trinca.

“Alla fine dello scorso mese di giugno sono stato oggetto di diverse insinuazioni a mezzo stampa che mi collegavano a fatti e circostanze con le quali non ho nulla a che vedere. Una certa parte politica nel nostro comune, sull’onda di alcune isolate illazioni emerse a mezzo stampa, ha perpetrato nei miei confronti una campagna diffamatoria con il solo scopo di seminare il dubbio sulla mia integrità, a fini chiaramente politico-elettoralistci, non ho dunque potuto far altro che adire le vie legali nei confronti di tutti coloro i quali hanno leso la mia immagine professionale e personale.

Da cittadino e da amministratore ho sempre pensato che nella Pubblica Amministrazione dovessero entrare i migliori attraverso le procedure concorsuali così come previsto dalla Costituzione. Sulla scorta di questa convinzione, avendo consolidato negli ultimi quattro anni e mezzo una buona esperienza amministrativa, mi sono sottoposto a selezioni concorsuali indette da vari enti locali, così come hanno fatto centinaia di altri colleghi ingegneri e architetti aventi i titoli per l’accesso a posizioni tecniche nel pubblico impiego.

Tale scelta di natura strettamente personale, oltre che del tutto legittima dal punto di vista normativo e dunque non in contrasto con la carica da me attualmente ricoperta presso il Comune di Marino, è frutto della volontà di poter continuare a contribuire positivamente nell’ambito dell’amministrazione, mettendo a disposizione della comunità l’esperienza professionale pluriennale che caratterizza il mio curriculum vitae.

Di tale scelta ho ritenuto di non mettere a conoscenza nessuno poiché l’ho sempre ritenuta esclusivamente  personale e rientrante nei diritti costituzionali di ogni singolo cittadino. Tengo a precisare, al contrario di quanto fatto intendere a mezzo stampa, che non ho mai partecipato al concorso indetto dal Comune di Allumiere divenuto poi giornalisticamente noto alle cronache con l’appellativo di “Concorsopoli”. Pertanto, il tentativo di collegare il mio nome alla cosiddetta “Concorsopoli” è del tutto infondato e denota una chiara volontà denigratoria nei miei confronti sostenuta con la diffusione a mezzo stampa di insinuazioni ed illazioni circa la mia partecipazione alla selezione pubblica svolta presso il comune di Guidonia.

Si è messa dunque in atto una mera strumentalizzazione e manipolazione dei fatti a scopo prettamente elettoralistico. È dimostrazione dell’assurda edulcorazione attuata il fatto che già in data 27 maggio 2021 il mio nome era apparso fra gli idonei di un’altra graduatoria risultante da una selezione pubblica, per la medesima posizione tecnica, presso un Comune amministrato dal centrodestra e verso la cui graduatoria nessuno ha mai naturalmente obiettato nulla. Al contrario in data 23 giugno 2021, all’uscita della graduatoria presso il Comune di Guidonia, riconosciuto il mio nome, si è perpetrata una diffamazione a mezzo stampa prontamente rilanciata e commentata negativamente da una certa parte del centrodestra marinese.

È del tutto incredibile come si possa mistificare la realtà per attribuire dubbi e ombre a procedure concorsuali sulla base esclusivamente del colore politico dell’amministrazione che l’ha promossa, facendo fra l’altro coincidere la carica assessorile con una presunzione di colpevolezza.

Tale atteggiamento denota, oltre che la totale assenza di scrupoli nel gettare fango su un cittadino di Marino che, come il sottoscritto, si è messo al servizio della comunità, anche la totale disistima per gli uomini e le donne che lavorano nella Pubblica Amministrazione, considerati poco più di semplici “yes man” al servizio esclusivo della politica, cosa non solo falsa ma del tutto illegittima. Le selezioni pubbliche sono procedure che prevedono prove preselettive, due prove scritte ed una prova orale, tutte estratte a sorte ed in forma anonimizzata e valutate poi da una commissione formata da dirigenti e tecnici esperti nel settore di competenza concorsuale. Screditare procedure senza nessun elemento fondato solo sulla base del colore dell’amministrazione che le ha bandite costituisce una esplicita mancanza di rispetto verso chi svolge il proprio lavoro nella Pubblica Amministrazione.

Tornando alla vicenda che mi vede coinvolto come vittima di denigrazione, rappresento che il sottoscritto ha sempre vissuto esclusivamente del proprio lavoro, senza mai chiedere favori a nessuno e contando sempre e solo sulle proprie capacità professionali, operando in Italia ed all’estero.

L’affermazione emersa sugli organi di stampa e nelle dichiarazioni pubbliche di taluna forza politica secondo cui, d’ora in poi, “avrò di che vivere” grazie a l’esito del concorso è chiaramente offensivo della mia reputazione personale e professionale.

Ricordo che prima di essere Assessore, sono un professionista, un Ingegnere con oltre 10 anni di iscrizione all’albo, Consulente Tecnico d’Ufficio presso il Tribunale di Velletri, Membro di Commissione presso l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, già docente presso l’Università La Sapienza, facoltà di Ingegneria e presso l’Università di Panama, facoltà di Architettura, nonché consulente di aziende primarie nel settore civile ed ambientale.

Pertanto, alla luce delle notizie di stampa che mi vedono coinvolto e che ledono il mio onore, la mia dignità nonché al fine di tutelare la mia rispettabilità e professionalità oltre che la Carica Istituzionale che ricopro, mi sono visto costretto a tutelarmi chiedendo giustizia nelle sedi competenti e nei confronti di coloro i quali hanno prodotto e divulgato dichiarazioni e allusioni, diffuse a mezzo stampa e sui social, che ho valutato offensive e fortemente lesive verso la mia vita professionale e personale.

In questi anni come Assessore all’Urbanistica ritengo di aver quotidianamente assolto al mio ruolo onestamente con dedizione, passione e disponibilità. Certamente avrei accolto, come sempre fatto finora, le critiche rispetto al mio operato da amministratore, non posso invece tollerare l’attacco personale teso a gettare discredito sulla mia professionalità con l’unico intento di mettere in cattiva luce questa amministrazione ed il Sindaco Carlo Colizza. Per questa ragione ho posto la questione alla giustizia che si esprimerà in tal senso, intanto prendo atto della parte politica che ha posto in dubbio la mia integrità sulla base del nulla avanzando nei miei confronti anche consigli non richiesti. Una specifica parte politica del centrodestra che decanta a parole il valore della Comunità ma che poi non si è fatta scrupolo di mettere alla pubblica gogna un suo membro, come il sottoscritto con la fedina penale intonsa e la coscienza in pace per aver sempre svolto il proprio dovere nel rispetto delle norme sia come assessore che come professionista.

Non è mio stile certo ricordare quali sono i nomi e cognomi degli ex sindaci e degli ex assessori che hanno avuto problemi con la giustizia e che tutti i cittadini di Marino conoscono perfettamente, così come sanno benissimo essere gli ispiratori e promotori di quella specifica parte politica che mi ha violentemente attaccato nelle scorse settimane.

Registrato lo spiacevole evento, ad opera di una specifica forza politica, devo al contempo riconoscere la correttezza a tutte le altre forze politiche di centrodestra come di centrosinistra che non hanno cavalcato il flusso di notizie strampalate, sapendo evidentemente valutare l’infondatezza delle insinuazioni e lasciando cadere nel vuoto l’isolato suono di una campana stonata.

A riguardo con estrema sincerità devo anche ammettere e riconoscere pubblicamente che taluni esponenti sia del centrodestra che del centrosinistra mi hanno dimostrato la loro solidarietà umana per l’attacco ricevuto, nonostante le reciproche distanze rispetto alle posizioni politiche su come risolvere i problemi dei cittadini ed amministrare la città, hanno però fatto prevalere i valori umani e di conoscenza delle persone che esprimono veramente le qualità fondanti della Comunità. Non posso, poi, non ringraziare i cittadini comuni e cittadini notoriamente impegnati civicamente che hanno voluto confermare la loro stima nei miei confronti, in un caso in particolare venendo finanche fisicamente nel mio ufficio per offrirmi concretamente la solidarietà e l’appoggio umano. Colgo l’occasione per ringraziarli tutti e per dire che non dimenticherò questi gesti che valgono più di qualunque carica.

Certamente questa vicenda mi ha ferito umanamente e professionalmente ma politicamente sono ancora più determinato e motivato nel mio impegno attuale e futuro a servizio dei cittadini di Marino per la tutela dell’interesse pubblico. Se l’intento di alcuni esponenti del centrodestra era quello di volermi costringere ad uscire dalla scena politica ebbene si sono sbagliati di grosso.

Quando una persona come il sottoscritto a 37 anni prende la sua vita e la mette in 23 kg di valigia andandosene all’estero a 11.000 km di distanza in un luogo dove poter contare solo sulle proprie forze sono davvero poche le cose che possono preoccuparlo o abbatterlo. Pertanto, le uniche persone che possono decidere ed eventualmente disporre del mio futuro amministrativo a servizio della città sono solo ed esclusivamente i cittadini di Marino che, certamente, con il loro voto decideranno chi governerà la città nei prossimi cinque anni”.

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