Ieri pomeriggio, dopo oltre un mese dall’evento, si è svolto il Consiglio Comunale straordinario “aperto” , richiesto già da almeno tre settimane dai Consiglieri di Minoranza, avente a tema l’emergenza creata dall’incendio del 29 luglio scorso nel sito EcoLogica 2000. Il consiglio non era affatto ‘Aperto’ come richiesto nella lettera firmata da 20 associazioni del territorio il 7 agosto ai cittadini, ma solo a degli invitati ad hoc. Questa forma partecipativa, prevista all’art.37 del Regolamento, prevede l’invito a rappresentanti esterni ai quali è consentita la parola. Tra questi erano presenti la Dottoressa Zagari, Dirigente Area Ambiente e Territorio presso la Città Metropolitana di Roma Capitale, Nicola Marini, Presidente della Commissione Ambiente di Città Metropolitana, il Dott. Sigismondi, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Roma 6, la Dott.ssa Mangiagli, Dirigente del SISP dell’ASL Roma 6, e l’Ing. Magliocchetti, Dirigente del Servizio Qualità dell’Aria e Monitoraggio Ambientale degli Agenti Fisici di Arpa Lazio.
Peccato che non sia stato dato invece alcun riscontro dal sindaco Cecchi alle Associazioni locali e ai cittadini locali che, quindi, non hanno preso parola.
Di questa particolare forma di “apertura” monca debbono essersene accorte anche le bandiere le quali non hanno retto all’emozione e, per una singolare – quanto comica – coincidenza, si sono accasciate proprio nell’esatto momento in cui il Presidente Pisani spiegava che quello di ieri era un consiglio straordinario “aperto” (minuto 4.06 della registrazione).
In questo contesto estremamente qualificato è stato effettuato un lungo e dettagliato excursus dei fatti in cui ciascuno dei presenti ha illustrato gli interventi posti in essere, offrendo un quadro tranquillizzante, diremmo, rispetto a quelli che erano gli scenari emersi durante l’emergenza. Dello stesso avviso è stato anche il Sindaco Cecchi il quale, nel prendere la parola, non ha mancato di sottolineare la costante comunicazione sulle indicazioni da seguire (ricevute dalla ASL), la sua presenza costante e quotidiana sul sito – in stretto contatto con la Sindaca di Ciampino – mosso dalla premura di un incidente che, come ha ricordato, è avvenuto a “…poche centinaia di metri dal Comune di Marino”.
Di tutt’altro tenore, come spesso accade, è stata la musica suonata dai banchi di opposizione del Gruppo M5S – forse i “vaticinatori” o i “corvi” richiamati dal Presidente Pisani nella sua introduzione-, i quali appellandosi al giusto rispetto del principio di precauzione hanno espresso perplessità riguardo la mancata emissione di apposita Ordinanza a cura del Sindaco Cecchi per la sospensione delle manifestazioni in corso (iniziando da quelle che si svolgevano “…a poche centinaia di metri dal Comune di Marino” come il torneo di basket di Cava dei Selci); stigmatizzato una scarsa comunicazione dei dati riguardanti l’inquinamento – iniziando dalle diossine – da migliorare implementando (se serve in modo “asfissiante”) anche forme diverse verso quei cittadini che non hanno accesso ai social; avviare uno screening sulla popolazione; svolgere un’analisi dei terreni (e non solo delle foglie di ulivo e di vite di Parvus Ager) e la loro successiva bonifica; elaborare delle “lezioni apprese” per fronteggiare eventuali, e malaugurate, future emergenze.
Ma tutto ciò risuona “stonato” alle orecchie di chi amministra, che reagisce sentendosi “attaccato” come la Consigliera Puliti la quale ha replicato al Consigliere Colizza nel modo che, purtroppo, sta diventando usuale in quest’aula: insolentire prima ancora che confrontarsi (Consigliera possiamo aspettarci altro dai suoi interventi oltre “l’apprezzamento” sull’ars oratoria del Consigliere Colizza?).
Per chiudere, nella circostanza dell’incendio il Sindaco non ha ravvisato alcuna carenza nella gestione dell’emergenza, nessuna necessità di intervento se non quella di seguire le indicazioni della ASL di dare le medesime indicazioni alla cittadinanza: del resto, ha aggiunto, anche all’epoca dell’emergenza COVID l’allora Sindaco Colizza non fece altro che applicare le direttive del Ministero della Salute (… se vabbè, Colizza fece ben di più e andò ben oltre) dimenticando però tutte le attività poste in essere dalla sua Giunta per organizzare la vita cittadina, assistere da vicino tutta la popolazione in quel periodo di tragica emergenza mondiale, proprio in stretto raccordo con le Associazioni del territorio, ieri relegate tra il pubblico silenziato.
Ma non basta, nella sua accorata replica finale il Sindaco arriva a dire che la sua Giunta non è fatta di “… amministratori che si arrampicano sugli specchi per cercare di approfittare di un evento negativo sul nostro territorio”. Solo per capire Sindaco: chi lo è o lo sarebbe stato? Cos’è Sindaco questa ossessione per il suo predecessore? O dobbiamo forse pensare che nei momenti di emergenza, quando è in ballo l’incolumità pubblica, lei arriva a pensare a questo tipo di calcoli?
Poi proprio il Sindaco Cecchi parla, lui che durante il COVID si è reso protagonista di boicottaggi dell’azione comunale e anche di azioni di delegittimazione che tutti quelli dotati di cervello e conoscenza dell’azione reale di Protezione Civile ben ricordano?
Ora però guardiamo avanti: riteniamo che la seduta – definita con enfasi “assise” – sia stata comunque utile per tenere vivo il contatto e l’attenzione della Regione e di della città Metropolitana sulla prosecuzione dei controlli del territorio, sulla maggiore attenzione che dovrà essere posta a carico dell’apertura e gestione di questi siti, sulla necessità di migliorare i piani di emergenza.
Perché, non dimentichiamocelo, se le cose non dovessero andare come sperato tra qualche anno avremo un vicino di casa di ben altra portata: il faraonico inceneritore che il Commissario straordinario Gualtieri vuole ficcarci dentro casa lasciandoci, bontà sua, la sola facoltà di decidere di che colore potranno essere i fumi che coloreranno il nostro cielo.
Terminiamo l’articolo con una menzione speciale per la regia automatica che, durante la seduta, modifica l’angolazione delle riprese in funzione dell’oratore ma inquadrando sempre e solo i banchi della Giunta. Sarà un’ossessione anche questa?
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