All’indomani dello spettacolo “L’Ombra di Aldo Moro” registriamo le reazioni da parte del pubblico presente all’Auditorium Mons. Grassi riportate nella nota dell’Associazione Senza Frontiere ONLUS, che pubblichiamo di seguito.
L’Ombra di Aldo Moro” commuove il pubblico dell’Auditorium Mons. Grassi: Un tuffo nella storia e nell’Umanità delle vittime del terrorismo.
Marino, 28 ottobre 2024 – Un lungo e caloroso applauso ha concluso lo spettacolo “L’Ombra di Aldo Moro” presso l’Auditorium Mons. Grassi, di sabato 26 ottobre, organizzato dall’Associazione Senza Frontiere ONLUS guidata dal presidente Luciano Saltarelli. La performance, intensa e toccante, ha riportato il pubblico indietro nel tempo, al 16 marzo 1978, una data drammatica per l’Italia intera. Per coloro che all’epoca erano giovani, lo spettacolo è stato un potente richiamo a un periodo storico di profonda incertezza e paura, ma anche di speranza e ideali.
L’attore Pino Calabrese ha saputo emozionare e coinvolgere gli spettatori, regalando una rappresentazione sentita e rispettosa di Oreste Leonardi, caposcorta e uomo di fiducia di Aldo Moro. Attraverso il suo ritratto, “L’Ombra di Aldo Moro” ha riportato alla luce il lato umano e dedicato di Leonardi, un uomo che ha scelto di rimanere fino all’ultimo accanto al leader democristiano, non solo per dovere, ma per profondo senso di lealtà e affetto. La sua figura emerge come simbolo di un’epoca in cui il sacrificio personale per proteggere gli altri era un valore radicato e vissuto fino alle estreme conseguenze.
La serata ha avuto un impatto speciale soprattutto per il pubblico che, nel 1978, era giovane e ha vissuto quel periodo storico con l’angoscia e la speranza di chi guardava al futuro incerto del Paese. Molti tra il pubblico si sono emozionati nel ricordare quegli anni difficili, sentendosi di nuovo catapultati in un’epoca in cui le strade erano attraversate da tensioni politiche, ma anche da una forte partecipazione civile. Le immagini, le musiche originali di Roberto Formentini e le proiezioni video curate da Gianluca Abbate hanno arricchito l’esperienza, creando un’atmosfera immersiva e commovente.
Lo spettacolo ha saputo raccontare non solo la figura di Aldo Moro, leader della Democrazia Cristiana e uomo di profonda cultura e umanità, ma anche il lato umano delle persone che lo circondavano e lo proteggevano. Aldo Moro è stato ricordato per la sua capacità di dialogo, per la sua visione di un’Italia unita e inclusiva, ma anche per l’affetto e la stima che riusciva a suscitare in chiunque lavorasse al suo fianco. La vera protagonista della serata è stata però la storia di Leonardi, la “ombra” silenziosa di Moro, che ha incarnato un profilo di dedizione totale e di fedele servizio. Attraverso le parole di Calabrese, Leonardi è apparso non solo come un agente di scorta, ma come un uomo che ha messo la propria vita in secondo piano per adempiere al compito che gli era stato affidato, un uomo che, nel suo silenzio, ha mostrato il volto più autentico del coraggio.
Il successo della serata è stato evidente dalle reazioni del pubblico, tra cui Don Faustino Cancel, parroco di Marino, che ha espresso il suo apprezzamento per la profondità e la delicatezza dello spettacolo. Don Faustino ha sottolineato come rappresentazioni di questo tipo siano fondamentali per mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato tutto per proteggere gli altri e difendere valori di umanità e giustizia.
“L’Ombra di Aldo Moro” ha rappresentato un’occasione per riflettere su un periodo storico che, a distanza di 46 anni, continua a far parte della memoria collettiva del nostro Paese e sui valori di dedizione e sacrificio che, oggi più che mai, è importante ricordare e valorizzare.
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