Cemento ‘sospeso’: come faranno ora Palozzi, Zingaretti, il PD di Marino e gli azzeccagarbugli locali?

Marco

7 anni fa

Il tuono che si è avvertito venerdì 23 febbraio scorso alla notizia della proposta di Delibera del M5S per la Sospensione del Protocollo d’Intesa che nel 2011 ha dato il via al procedimento amministrativo che voleva cementificare su circa 300 ettari di territorio nelle aree verdi Divino Amore, Mazzamagna e Mugilla è ancora vibrante nell’aria e, in attesa del Consiglio Comunale del 28 febbraio delle ore 17, che dovrebbe sancirne l’approvazione, qualche domanda e qualche ulteriore informazione non guastano.

Per il Divino Amore, sia chiaro a tutti, la battaglia per la sua salvezza dal cemento non è ancora definitivamente chiusa, anche se ora, con la probabile approvazione della delibera di sospensione del Protocollo d’Intesa proposta dai 5S, le difficoltà non sono più per i molti cittadini che si sono opposti da anni, anche con consistenti spese legali affrontate personalmente per il bene di una ben più ampia comunità, ma per gli organizzatori ed esecutori della cementificazione che saranno costretti a ricorrere loro agli avvocati e ai ricorsi al TAR per tentare di rigirare la frittata. Un colpo quasi mortale, per il progetto di cementificazione, questo inferto dalla prossima sospensiva, ma proprio perchè ‘quasi mortale‘ non ancora definito. Per chiudere i giochi ci vorrà un nuovo PRG e l’auspicabile allargamento dei Parchi dell’Appia Antica e dei Castelli Romani.

Passando alle domande, che vengono spontanee a chi questa faccenda l’ha seguita dall’inizio, la prima è certamente da rivolgere a Adriano Palozzi e ai suoi alleati – e ora in parte ex alleati – del CentroDestra marinese quali Cecchi e Pisani* per esempio. Ecco la domanda: come si potrebbe immaginare il futuro di Marino senza la mostruosa lottizzazione da quasi un milione e mezzo di metricubi di cemento e oltre 15000 nuovi abitanti messa in piedi dalla vostra coalizione di centrodestra dal 2011 al 2015?

Allo stesso modo anche al Presidente uscente del PD Zingaretti e all’assessore sull’urbanistica Civita in Regione Lazio, e anche a tutto il malridotto centrosinistra regionale e locale, verrebbe da chiedere: “ma non avreste fatto più bella figura ad ascoltare i cittadini, i comitati e le associazioni locali che sono venuti molteplici volte in Regione, incontrare il M5S di Marino che vi cerca da oltre un anno su questo tema e procedere insieme all’autotutela per fermare la cementificazione? Ma che legami avevate e avete con Parnasi, i palazzinari locali e i loro affari con il cemento, e le società d’affari che come avvoltoi si aggirano da tempo sul business del Divino Amore di Marino?”

In attesa delle risposte, è opportuno dedicare un pò d’attenzione anche ad alcuni azzeccagarbugli locali che come moderne Cassandre da tempo assicurano verbalmente e sui social network:

tanto per il Divino Amore non si può più fare niente, i giochi sono chiusi (giugno-luglio 2016),
adesso vedrete partono i lavori al Divino Amore (settembre 2016),
vedi: i grillini si stanno mettendo d’accordo con i costruttori, hanno fregato l’elettorato, il Divino Amore sta per partire (primavera 2017),
ma dove sta il ciaone promesso da Colizza? I soliti cialtroni incapaci (estate 2017),
è pronta l’inaugurazione per gli scavi al Divino Amore, non le vedi le ruspe … (settembre 2017),
la giunta M5S a novembre cadrà e poi parte il Divino Amore, ma n’do vanno sti grillini … (novembre 2017).

A costoro forse mancheranno per un pò argomentazioni … ma, immaginiamo, solo per poche ore.

Ci sarà sempre, per la Distrazione delle Masse che ben sanno attuare e che ben hanno attuato nell’ultimo decennio, la foto di qualcosa che non va (buche in qualche angolo di Marino, cacatine di cani lasciate per strada da cittadini maleducati, immondizia lasciata in strada – magari dalle stesse persone – invece che buttata nei cassonetti, piccioni morti a terra, …) da pubblicare su Facebook per avviare le loro frustrate lamentele sui ‘cialtroni incapaci’ che governano Marino. Ognuno del resto esprime quello che può o che gli conviene. Ecco, conviene è – probabilmente – il termine più corretto per la maggior parte di costoro: esprimono quello che gli conviene.

Tornando alla delibera di sospensione del cemento, l’informazione per ora disponibile è quella diffusa dal M5S di Marino. Eccola qui nella sua interezza, non ha bisogno di ulteriori commenti, e ben spiega per questo, che è uno dei veri problemi di Marino, chi sono gli attori e da che parte sono stati.

“Nel prossimo Consiglio Comunale del 28 Febbraio 2018 l’amministrazione 5 Stelle di Marino adotterà un provvedimento a tutela del pubblico interesse e riguardante uno dei temi più sentiti dalla cittadinanza di Marino. Sulla base di un dato oggettivo ed incontrovertibile, relativo alla mancanza progettuale e programmatoria delle infrastrutture viarie a servizio della mostruosa edificazione, questa amministrazione porrà uno stop a quel protocollo d’Intesa, nato con le Giunte di centro-destra a guida Palozzi-Polverini, che la Regione Lazio con Nicola Zingaretti non ha voluto scalfire.

Infatti, nonostante un lungo percorso di ricognizione condiviso, la Regione Lazio si è dimostrata sorda alle richieste di verifica circa la fattibilità delle opere infrastrutturali previste per questo immane progetto. I cittadini potranno così verificare con questo provvedimento da quale parte stanno realmente tutti i partiti e le liste civiche d’opposizione presenti in consiglio.

A breve verrà alla luce il vero rapporto tra le forze politiche locali e l’idea sconsiderata di costruire 1.300.000,00 metri cubi su un area unica del nostro territorio, senza curarsi degli effetti per i vecchi e nuovi residenti (circa 12.000). Invitiamo pertanto tutti i cittadini interessati alla tutela del territorio e al miglioramento delle condizioni urbanistiche a partecipare al prossimo consiglio comunale che si svolgerà il giorno 28 febbraio a partire dalle 17:00”

Chi è interessato si prepari per essere presente per il prossimo Consiglio comunale del 28 febbraio a Palazzo Colonna. Per chi non può … ci stiamo organizzando per il solito streaming volontario come web magazine. A … rivederci!

Nell’articolo originale era citato tra i nomi anche Massimo Prinzi; per la sua posizione abbiamo tenuto conto della sua richiesta di rettifica, vedi articolo successivo a questo dedicato.

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