La notizia è arrivata in anteprima ieri dal consigliere regionale di Marino Marco Cacciatore, poi, rapida è rimbalzata da varie fonti sui media in internet fino ai giornali cartacei, confermata dalla maggioranza di Zingaretti e dal M5S regionale. In sintesi la notizia è questa, dopo l’approvazione avvenuta il 18 luglio del Piano di Assetto del parco dell’Appia Antica si assisterà (con calendarizzazione politica già votata e approvata il 18 luglio scorso a maggioranza) nel mese di agosto prossimo, in sede di approvazione del collegato al bilancio, all’approvazione di una Legge Regionale, primo firmatario proprio il consigliere marinese Marco Cacciatore (M5S) e secondo firmatario un Consigliere della maggioranza di Zingaretti, per l’allargamento del Parco, e quindi, dell’applicazione dei vincoli di edificabilità, anche alle aree note come Divino Amore di Marino.
Notizia non di poco conto se si pensa che in queste aree dovevano secondo i signori Parnasi, Palozzi e tutto il centrodestra del 2011 fino al 2016 – anno dell’arrivo del M5S come maggioranza a Marino – essere scaricati circa 1.300.000 m3 di cemento per circa 15.000 nuovi abitanti tra Santa Maria delle Mole e Frattocchie.
Il Presidente della Commissione Ambiente alla Regione Lazio, il pentastellato Valerio Novelli, lo aveva già anticipato circa un mese fa in sede di audizione con le associazioni, assicurando un massimo impegno per l’ampliamento.
Ora lui stesso commenta sul Piano di assetto del Parco Appia Antica approvato anche su sua grande pressione “… dopo circa trent’anni si pone fine a un far west fatto di assenza di regole e deroghe ad oltranza tutelando un’area di pregio archeologico, paesaggistico e naturalistico di oltre 3400 ettari“.
E i consiglieri regionali M5S del Lazio, stavolta solidali alla maggioranza del centrosinistra di Zingaretti per la prima volta schierata in tutela dell’area del Divino Amore e per l’ampliamento, commentano così il proprio voto favorevole al Piano d’assetto del Parco regionale dell’Appia Antica. “Avremmo potuto limitarci ad approvare il testo arrivato in Commissione, facendo da semplici passacarte, anche per scongiurare il rischio di commissariamento imminente, a partire dal prossimo 23 luglio. E invece abbiamo tracciato un crono programma serrato e audito decine di associazioni ambientaliste, agricole e di categoria assieme ai comitati cittadini. Un successo quindi anche per la partecipazione democratica oltre che per il bene comune che il Parco dell’Appia Antica rappresenta per Roma e tutto il Lazio.”
“Il prossimo passo – conclude una nota del Presidente di Commissione Ambiente regionale Valerio Novelli – è l’ampliamento dei confini attuali del Parco per tutelare un’area di ulteriori 1500 ettari, che include, tra gli altri, i terreni del Divino Amore, come previsto nel nostro ordine del giorno, a prima firma Cacciatore, approvato oggi (ndr il 18 luglio 2018) in Aula e votato anche dal presidente Zingaretti“.
Quindi, espresso semplice semplice, se l’area del Divino Amore diventerà tra un mese Parco dell’Appia Antica, sarà tutelata con un vincolo di natura superiore al livello comunale e mai più nessuno, a meno che non si ricambi la perimetrazione del Parco dell’Appia Antica in Regione, potrà immaginare attività di speculazione edilizia in quell’area.
Gioiscono e attendono la legge regionale in agosto le associazioni ambientaliste (ADA, Legambiente Appia Sud Il riccio, Italia Nostra Castelli Romani, …) che da anni hanno combattuto questa lottizzazione speculativa con molteplici ricorsi al TAR e attività pubblica.
Gioiscono meno Parnasi, Palozzi e gli amici del centrodestra ancora in sella nella politica comunale a Marino: per loro piove sempre di più sul bagnato!
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Ciao Ciao Divino Amore………….