Ecco il giorno dell’allargamento del Parco Appia Antica. Il PD fa un passo indietro su Mugilla?

Dopo rinvii, sospensioni e tante consultazioni tra consiglieri regionali, sembra davvero fissato per lunedì 24 settembre in Consiglio Regionale del Lazio la discussione dell’allargamento del perimetro del Parco dell’Appia Antica. Dopo gli accordi dei mesi scorsi, per Marino sono due le aree interessate potenzialmente dal futuro allargamento: l’area del Divino Amore e quella di Mugilla.

Ma proprio su quest’ultima area di Mugilla (alle porte di Santa Maria delle Mole ovest), fortemente voluta  e inserita nell’accordo dal M5S, sembra si sia scatenato il pressing del PD regionale che vorrebbe proprio al fotofinish fare un passo indietro. Insomma per il PD sembrerebbe andare bene l’allargamento al Divino Amore ma sarebbe contrario all’inserimento anche di Mugilla.

La ragione del dietrofront dei democratici regionali risiederebbe nei permessi a costruire già esistenti per l’area (permessi concessi dal centrodestra di Marino nel  2014 e dal Commissario Prefettizio Caporale nel 2015) che però sono stati, per inadempienze, oggetto di sospensiva da parte della maggioranza attuale M5S di Marino a guida Colizza conducendo ad uno scontro al TAR/Consiglio di Stato che vede ad oggi le costruzioni comunque sospese per gravi inadempienze dei costruttori.

Riuscirà il M5S regionale a chiudere con la presenza di Mugilla la perimetrazione del parco, o a causa dello sfilamento del PD si dovrà limitare la perimetrazione per Marino all’Area del Divino Amore?

Va ricordato che il PD ha cambiato la sua posizione su questo tema, rendendosi disponibile all’allargamento sul Divino Amore di Marino, solo dopo l’arresto di Palozzi e Parnasi a giugno scorso per l’indagine sullo Stadio della Roma. Fino ad allora, Zingaretti e Civita, suo precedente assessore all’urbanistica coinvolto inizialmente nelle indagini, avevano sempre fatto orecchie da mercanti a questa ipotesi di blocco della cementificazione dell’area proposta dal M5S di Marino dal 2016 in avanti.

Vedremo l’esito di questo ennesimo passaggio sulla zona più discussa della pianura di Marino da 20 anni a questa parte.

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